lunedì

BAMBINI e IDENTITA' online


Rappresentarsi con un  nome di fantasia, di un anno più grande, facendo riferimento ad una scuola il cui titolo ricorda l'ambiente scolastico ma non rispondente alla scuola frequentata, questo ed altri gli espedienti per presentarsi in un ambiente virtuale.
Ma anche parlare  di alcuni aspetti del sé, delle preferenze sportive, senza dilungarsi molto sui particolari, evitando soprattutto di introdurre dati sensibili che, se incrociati, ricondurrebbero alla casa, alla scuola, agli ambienti frequentati, evitando ancora, di inserire fotografie e immagini riconducibili a sé.
Se in classe quarta ogni azione relativa a Internet è ancora accompagnata dall'adulto, il periodo è assai ravvicinato al momento in cui il bambino avrà  il suo primo cellulare (se già non lo ha) e in cui avrà capito come mettersi in contatto con altri utilizzando skipe, la posta elettronica ecc.
E' quindi il caso di suggerire strategie utili  all'interno di ambienti virtuali; di indicare quali i possibili rischi e, senza far pesare grandi divieti ( perdenti nella maggioranza dei casi nell'immediato futuro), introdurre, invece,  gradualmente il bambino a considerare soluzioni vincenti a lungo termine.
Far funzionare quindi il pensiero riflessivo e critico in vista delle scelte future.
 L'età, scolasticamente, coincide con le prime trasformazioni fisiche significative e condivise in classe, con nuove conoscenze e consapevolezze; coincide anche con le descrizioni autobiografiche (diari, testi di italiano, presentazioni ad amici di penna.. ) nelle quali il bambino e la bambina sono portati, e anche stimolati, a produrre testi ricchi di sfumature e di particolari.
 In web tutto ciò va riportato all'essenziale e al possibile, ponendo attenzione a ciò che si vuole lasciare in memoria.
Troppo presto? Dipende sicuramente dall'ambiente sociale nel quale il bambino è inserito; ma, come si considera la possibilità di accompagnare il bambino nelle sue prime autonomie (brevi percorsi da solo, piccoli acquisti sotto casa, viaggi collettivi in Italia e all'estero), ritengo che allo stesso modo si debba parlare dei benefici e dei rischi di essere online.
 L'aver iniziato ad entrare in quest'ottica ha coinciso con la scoperta che alcuni alunni e alunne utilizzavano già ambienti informativi  e comunicativi in Internet, alcuni di loro in modo consapevole e accompagnati dai genitori, altri in maniera del tutto spontanea.

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